1 ottobre 2013

Francesca Merloni rinuncia ma rilancia



 
Francesca Merloni ha raccolto la sfida lanciatale dal consigliere comunale di SEL Emanuele Rossi e ha rinunciato ai diecimila euro stanziati dall’amministrazione comunale per Poiesis. Si tratta di una scelta che nasce a seguito di un invito esterno e quindi appare inevitabilmente segnata da una interferenza originaria che potrebbe spingere i maliziosi a chiedersi se ci sarebbe stata rinuncia qualora in Consiglio non fosse emersa la critica politica e l’invito a soprassedere. Ma fare processi alle intenzioni, indagare sui grovigli motivazionali e imbarcarsi in un sistematico e sospettoso scandaglio da psicologia del profondo, ha senso solo in un’ottica persecutoria perché il dato materiale, e vorrei dire politico, della vicenda è che Francesca Merloni ha rinunciato allo stanziamento chiudendo, di fatto, la strada a ogni possibile prosieguo della polemica. Il passaggio interessante, in realtà, non è tanto la rinuncia ai diecimila euro quanto la dichiarazione pubblica con cui essa è stata accompagnata. Una presa di posizione istintiva, e per certi versi irata, da cui traspare e trasuda un desiderio forte di legittimazione rispetto al giudizio della comunità fabrianese, che è tanto più chiaro quanto più aspro appare il tono utilizzato dalla Merloni in questa replica alla provocazione, politicamente cinica e intelligente, di Emanuele Rossi. “In un momento così difficile ogni cosa che viene dai Merloni sembra avvelenata”. Inizia con queste parole il meditato sfogo ed è un incipit in forma di epitaffio, la consapevolezza di un distacco definitivo tra la nobile casata e la sua gente. Un ribaltamento sicuramente doloroso rispetto a quando ogni cosa  provenisse dai Merloni era insieme comando e manna, ordine e benessere, tallone e ricchezza. E’ quindi comprensibile che Francesca Merloni si dolga di questa improvvisa era glaciale e si lamenti di un pregiudizio che affiora e che, in città, sta diventando un pensiero unico condiviso e non più taciuto. Ma è meno ragionevole che si viva la nuova stagione con sorpresa, quasi sperando che una città tradita dalla sua Signoria possa avere la forza e la lucidità per distinguere e non fare di tutta un’erba un fascio. E’ vero, oggi chiamarsi Merloni a Fabriano costringe a farsi carico di un peso aggiuntivo di sospetti e pregiudizi, ma è una realtà non modificabile e sempre più strutturata, con cui è bene fare i conti senza rimozioni. Ogni cosa che arriva dai Merloni, che piaccia o meno, si porta dietro un sospetto tentacolare, un alone di passato che non passa, un vago ma pungente sentore di eterni magheggi d’alto bordo. Machiavelli avrebbe detto che questa è la realtà delle cose come è e non come si vorrebbe che fosse. Francesca Merloni dice chiaramente che è disposta a farsi da parte e a lasciare tutto, ma in parallelo dichiara, senza veli, il suo amore per Fabriano. Ovviamente, la scelta tra una resa dolente e la tenacia testarda del restare ricade appieno nel recinto delle libere opzioni personali, ma  una cosa è certa: restare e crederci presuppone un rovesciamento delle parti. Non sono più Fabriano e i fabrianesi a dover comprendere Francesca Merloni ma è quest’ultima che deve accettare la sfida del farsi intendere e accettare, nonostante un cognome che, oggi, somma su di sé l’orgoglio del passato, l’impaccio del presente e il vuoto del futuro. Nessuno, ovviamente, è titolato a dare consigli ma solo cattivi esempi, ma credo che se l’ideatrice di Poiesis vuole recuperare un credito su Fabriano, che non la chiama in causa come persona ma come membro di un gens, debba evitare come la peste ogni forma di finanziamento pubblico e di pubblica liason perché, in questa fase, è molto facile trovare qualcuno che si alza e denuncia le laute frivolezze della merloniana prole, magari usando la comparazione efficace, forte e suggestiva di servizi sociali tagliati e dando la stura al rassegnato mormorio di chi pensa che piove sempre sul bagnato.  
    

64 commenti:

  1. Rinuncia anche ai contributi regionali?

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    1. ecco...questo è un altro capitolo che sarebbe interessante approfondire...
      quanto ha pagato la Regione?...perchè da voci di piazza, ho sentito parlare di somme decisamente più "interessanti" dei 10.000euro municipali...
      comunque, ha fatto bene a scegliere di rinunciare, ma non sono riuscito bene a comprendere cosa ci sia sotto lo sfogo dell'articolo.
      _________________
      G.R.

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  2. SIC TRANSIT GLORIA MUNDI...Fa riflettere però il paradigma fabrianese in voga durante l'era Poiesis per cui era la città (comune provincia, regione) che finanziava il principe invece che il contrario. Un po' come se Mecenate fosse andato dalla plebe romana a chiedere danari per il suo circolo. Gli è che alla fine Mecenate ci ha lasciato Orazio, Virgilio, la statuaria, etc, e la Merloni un pugno di mosche culturali, oltre al danno anche la beffa, roba che oggi dunque non si mangia... Forse un secolare oblio e una città più misera ma più partecipata ci daranno magari una chance per il futuro. Alex

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    1. alex giustissima riflessione

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    2. forse perchè un conto è la nobiltà, un altro l'imprenditoria...
      chi "non fa niente per niente", difficilmente potrà fare qualcosa di buono per gli altri...se non si tratta di chi "paga"
      ____________
      G.R.

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  3. Ho saputo adesso che la firma è vicina (indesit)
    L.A.

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    1. La firma di cosa?

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    2. I Sindacati si sono già messi supini insomma

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    3. in queste condizioni un accordo mi sembra opportuno

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  4. perche' lei per fare poesia e divulgare il sapere al popolo deve prendere dei contributi dallo stato(comune in questo caso)?????
    in genere dovrebbe essere il contrario........

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  5. Se è giusto che gli enti statali, a qualsiasi livello, finanzino la cultura allora è giusto darlo indipendentemente dal cognome, che sua Merloni o Pizzaballa

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    1. Se gli enti statali vogliono investire sulla cultura, non investono su queste stronzate. Fermo restando che come manifestazione mi piace anche molto.

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    2. ... quindi ti piacciono le stronzate!!

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    3. apposta,no?

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  6. La solita provocazione di un esponente della sinistra che predica bene e razzola male.Mefitste gente meditate

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  7. Insieme al fratello paolo i peggiori esponenti della dinastia merloni

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  8. Questa mi sembra molto esagerata

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    1. Sicuramente li conosci molto poco.

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  9. allora Anonimo delle 15:17 non conosci bene Andrea e Mariapaola, o forse li conosci fin troppo bene...

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    1. Li conosco tutti otto da quando sono nati, per questo mi sono permesso quel commento. E li conosco tutti molto ma molto bene.....

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  10. Ma si puo' fare tutto sto' casino per diecimila euro?Ancora una volta sembriamo una mandria di pecoroni attorno a queste figure.Ma secondo voi Poesis era fatto per i fabrianesi e la citta' di Fabriano?Lodevole qualsiasi iniziativa ma secondo me si sta creando un caso sul nulla.SE ci tiene tanto penso che le disponibilita' economiche di certo non le mancano o c'e' sempre la via di sponsorizzazioni private.

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    1. se quei 10.000 possono essere utilizzati per non tagliare un servizio ai disabili, se permetti, un po' c'è da pensarci su.

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  11. Quelle che chiami "queste figure" hanno dominato la città per circa 50 anni facendo in modo che la parte più sviluppata del corpo non fosse il cervello ma le ginocchia. Quel dicono, che piaccia o meno, ha ancora un peso. Quindi evitiamo di fare i disinvolti che hanno superato il lascito della signoria perchè non è esattamente così. Non è ancora così.

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    1. Non volevo sembrare offensivo,e chiedo scusa a te come autore di questo blog e per la stima personale nei tuoi confronti.Penso solo che adesso ci siano cose piu' importanti.Ciao.

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    2. Ma figurati!!Non devi scusarti di nulla!!Ma le cose più importanti le teniamo sempre sotto controllo non temere ;)

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    3. LO so,per questo seguo questo blog con molta attenzione. Buon lavoro.

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  12. Grande stima per Francesca merloni che purtroppo per lei, porta un nome troppo scomondo, specialmente in questi ultimi tempi, ma è anche grazie al suo nome che ha potuto realizzare questo progetto troppo grande per una città ormai povera e da sempre bigotta come Fabriano, poi mettiamoci anche i vari artistoidi che bruciano d'invidia. perchè si considerano più ispirati della poetessa (e forse lo sono, chissà ) ma non hanno le possibilità e le idee per emergere e per questo vomitano rabbia e disprezzo sul festival per poi andarselo a vedere senza tanta pubblicità. ( Ipocriti ).O peggio ancora i boicottatori che poi per lo stesso concerto qui gratuito si fanno 150 km pagando minimo 37 euri di biglietto( stolto fariseo ). Insomma per tre giorni molti godono di sto festival ma una parola al vetriolo ce la mettono un pò tutti, le transenne non vanno bene, troppi artisti, pochi artisti, troppi giorni, pochi giorni. Vorrei dire ai Fabrianesi che sta bene che il comune abbia risparmiato 10.000 euro,( non so se un fabrianese avrebbe buttato nel cesso 10.000 euro per orgoglio, visto il comportamento dei vari cassaintegrati e gli altri che vanno sempre a bussare da zio pantalò ). almeno però che il comune li spendesse per cose serie e non per le solite cazzate loro, pilomat vari consulenze esterne o stronzate simili, mentre invece per quello che riguarda la regione, mi piacerebbe che i Fabrianesi avessero il buon senso di essere felici, invece di stare sempre a frignare come bambini viziati, che il fratellino ha avuto i regalino e loro no, perchè la regione li ha soldi da buttare e almeno li spende per questa città o festival, che porta un pò di freschezza tra i monti, visto che ormai non cè rimasto nulla e in questa zona non ci transitano nemmeno più i camion, se non qualche povero fesso che sbaglia strada. Ammiro comunque la voglia e la cocciutaggine di Francesca Merloni che insiste ancora con questo festival a Fabriano, fossi al suo posto vi avrei mandato in culo a tutti quanti, visto che città più preparate e turistiche accoglierebbero con più enfasi questo festival, e lei potrebbe anche spostarselo dove vuole.
    Ma è facile stare a criticare per chi sta sempre a grattarsi il culo e non si mette in gioco, per chi osserva candidamente, l'operato di chi si da fare sbagliando, o riuscendo, ma daltronde è difficile cambiare un modo di fare, una mentalità chiusa ormai radicata da anni.
    un Fabrianese.

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    1. fabrianese doc?se si ,e' apprezzabile questa vena autocritica,
      sinceramente e' la prima volta in 8 anni di vita fabrianese,che conosco una visone della realta' cosi ironica ma anche tanto obiettiva e saggia .......

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    2. Concordo la gente de sta città mai una gioia

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    3. Voglio precisare che l'emendamento presentato da Rossi e respinto dalla maggioranza prevedeva lo spostamento dei 10000€ al servizio trasporto dei disabili che aveva subito un taglio rispetto all'importo precedente .questo per giusta informazione.ora però il comune dovrà comunicare cosa intende fare e penso che potrebbe farlo con l'assestamento di bilancio di novembre .vedremo cosa verrà proposto al consiglio comunale perché comunque si tratterà di una variazione di bilancio. Ci auguriamo che questa risorsa venga utilizzata per i disabili come proposto dall'emendamento

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    4. Voi volete una città turistica senza spendere soldi in Marketing fate ride

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    5. Scusa sa, ma se 25000 turisti (fonte qualcuno del Comune che l'ha sparata sul giornale) so venuti a Favria' senza lo straccio di una programmazione, c'è potermo permette questo ed altro.

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    6. Guarda caso che ci sono stati 25000 visitatori anche ad Expo Marche. Sempre 25000 come hanno scritto i giornalisti fabrianesi. Sembra quasi di ricordare il numero dei carri armati di un certo M

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    7. Caro anonimo delle 20,28 forse non ti è chiaro quanto spende il comune per la Pinacoteca e per il Museo della carta che dovrebbero rappresentare due vocazioni turistiche importanti per Fabriano .una follia se paragonato a quanto viene incassato con le entrate derivanti dal numero dei visitatori

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    8. Ricordo che 25000 visitatori sono sei volte e mezzo il numero di visitatori che Pompei ha in un giorno. A voi i paragoni.

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    9. Ma s'è accorto nessuno che il festival Poiesis non si fa più? La sua chiusura è stata annunciata lo scorso aprile dicendo che sarebbe stato sostituito da Po-etico (una supercazzola). Il festival Poiesis a mio parere è stato concepito come format trasferibile ovunque fin dall'inizio. I fabrianesi hanno dimostrato di non meritare altro che il bastone e la carota finora ma un filino di responsabilità sul dna e sulla capacità di azione e reazione della gente di qui i Merloni ce l'hanno, direi. Con un po' di coscienza e conoscenza della possibilità delle casse comunali a quei soldi non ci sarebbe stato bisogno di chiederle di rinunciare. Encomiabile la sua iniziativa ma non può essere così naif da pensare che tutti ma proprio tutti lecchino ancora dove cammina la sua stirpe, si accontenti del fatto che in molti ancora lo fanno e abbia il buon gusto di non paventare ricatti (tipo se non siete tutti qui a farmi la ola posso anche andarmene "ci metto un attimo"). Perché a volte mi viene persino da pensare che sia uno sforzo dovuto (sempre con un po' di coscienza). I soldi in questione sono pochi, ma siccome a quel progetto non credo siano indispensabili mentre alle casse del comune sì vista la situazione mi sembra un tantino più etico destinarli altrove, senza fare finta che sulle due parti si possa ragionare soltanto in linea di principio perché così non è.

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    10. hai ragione, questi meritano solo la sagra del cocomero a santa maria

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    11. aggiungo, se andate al comune di fabriano (per non parlare della regione ecc.) a chiedere soldi per realizzare una ficata di evento che avete in mente e per vostra fortuna non siete oberati di un cognome scomodo non vi fanno nemmeno iniziare a parlare, e questo lo dico perché lo so. e questo è anche uno dei nodi della questione. emanciparsi mai.

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    12. *oberati da (mi correggo)

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    13. se l'evento è una "ficata" come dici perchè non te lo finanzi senza soldi pubblici?

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    14. Perché a differenza di imprenditori di multinazionali come i Merloni sono una persona normale i cui peti non sono banconote da 500 euro, anzi non l'ho proprio mai vista una banconota da 500 euro.

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  13. Mentre invece chi non ha il nome troppo scomodo si attacca al ...........

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  14. Io al secondo anno di Poiesis ero dietro Spacca e altri amministratori che chiacchieravano e si lamentavano con lui , volevano che Poiesis si facesse negli anni a seguire in altre città.

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    1. P.S. Io ero li per caso a scroccare il rinfresco e visto che ci stavo ho origliato un po!

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    2. Che classe e che cultura!!!

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  15. Francesca Merloni ha fatto quello che era giusto fare, rifiutare il contributo!!
    Ma ora mi domando: certo la fondazione MERLONI potrebbe accollarsi tutte le spese di Poiesis e le potenzialità non mancano, ma la Regione ed i Comuni d'Italia sono soliti finanziare la c.d. cultura, vorrei ricordare a Rossi che l'anno scorso il Comune di Fabriano ha stanziato a favore della società Amat la bellezza 170mila Euro per la stagione teatrale...
    Quest'anno stessa cifra è stata assegnata alla medesima società nella previsione di bilancio approvato poco giorni fa e solo il consigliere Guidarelli ha provato a dire che lo spettacolo dovrebbe distinguersi dalla cultura e che si sarebbe potuto valutare un contributo più basso!!!
    Tutto questo è un discorso alquanto difficile ed ognuno può dire la sua.
    Ma in Tempi di magra, non era il caso di ridurre tale spesa per destinare i possibili risparmi ad altro???
    Perché il consigliere Rossi ha puntato il dito sui 10mila euro e non su altro???
    Un saluto, Giorgio Fraticelli....

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    1. Ottimo intervento sig. Fraticelli. Per come la vedo io fa molto più rumore sparare al cognome grosso che concentrarsi sulle cose importanti. Sicuramente risparmiare su 170 mila euro sarebbe stato meglio che risparmiare su 10 mila. Taccio sui contributi alle cooperative, altrimenti vado fuori tema...

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    2. Perchè faceva piú scena.

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    3. perché il teatro Gentile sarebbe una risorsa di enorme valore e che non dipende dai capricci di nessuno se ci si investisse, e quello non ha possibilità di reperire fondi in molti altri modi. è uno dei teatri più belli della zona, con un'acustica perfetta e sarebbe un investimento durevole e remunerativo per la città se offrisse stagioni di alto livello. ma com'era la storia del teatro che è spettacolo e non cultura? Premesse promettenti.

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    4. Il Teatro è dalla fine del diciannovesimo secolo che rappresenta il vanto di questa città.Si può dire altrettanto di poetico?.

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  16. Egregio sig.Fraticelli il consigliere Rossi aveva espresso la sua contrarietà sia in commissione che nella prima sessione di bilancio utilizzata dalla giunta per l'illustrazione e per richiesta dei chiarimenti.in un bilancio di previsione che viene approvato a fine settembre non ci sono tante possibilità di presentare emendamenti che portino ad una variazione di bilancio sostanziale .voglio anche dire che nella prima bozza di bilancio redatta dalla giunta all'inizio di giugno lo stanziamento previsto per Poiesis era di 30000€se non ricordo male.sinceramente se questa spesa era veramente importante si doveva mantenerla tutta oppure toglierla tutta.lasciare un terzo non serve a nessuno se non ha giustificare una posizione politica.aggiungo che relativamente alla votazione dell'emendamento i rappresentanti della lista del sindaco Sagramola(cresci Fabriano)si sono astenuti segno che loro stessi non erano convinti

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  17. Ora mi chiedo, che bei perbenisti cattocomunisti. Lo stato a chi ha handicap non lo lascia solo. Ho visto gente comprare Audi con le leggi 104 intestate a nonne. Ora basta con sto perbenismo Rossi mio. Uno che ce l'ha con la casta ma in vita sua non ha mai lavorato. Uno che sta con gli operai ma non sa cosa vuol dire avvitare un bullone. Ennesima stranezza di Fabriano. Ma porca trota, portasse via poiesis e tutte le fabbriche ma magari. Voglio vedere se il fabrianese metalmezzadro che piange tanto ma col terremoto e con i soldi di antonio ha trasformato la villa in fienile viene fuori a manifestare. Approposito qualcuno domandi alla AUSL come mai sono aumentate le piccole operazioni... Se sei in cassa e stai in malattia o in ricovero un mese..che stipendio prendi ? Quello della cassa o stipendio pieno ? Svegliaaaa il più pulito porta la rogna.

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    1. Se ha visto comprare Audi intestate a nonne, invece di scriverlo qui, dovrebbe denunciarlo alla Guardia di Finanza.

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    2. semo arrivati che a fabriano il perbenista è rossi. a volte penso che se ce facessero tornà tutti a scuola per 20 anni non se farebbe un soldo de danno, meglio che stare tutti a spasso a fa i profeti.

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    3. forse:ha trasformato il fienile in villa.............condivido su tutto,cmq!!!!

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    4. se penso che l'opposizione a Merloni la faceva gente come Otello Biondi e adesso c'è Rossi me vene da piagne...

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  18. E' proprio vero...anzi, è una profezia. I fabrianesi hanno trasformato la villa in fienile!

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  19. basta polemiche, siate propositivi, siate ottimisti, siate illuminati, siete il futuro, dobbiamo valere, dobbiamo saper ricostruire, dobbiamo continuare a sognare

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    1. daccordo su tutto, ma non sul "continuare a sognare"...
      fin'ora coll'idea dei sogni, c'hanno raccontato un sacco di favole!
      _________________
      G.R.

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  20. Ci sono stanziati a favore dell'evento poiesis anche € 5000,00 da parte della provincia di Ancona. Dati bilancio

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  21. Sergio Ballanti05 ottobre, 2013

    Non capsico tutto questo stracciar di vesti per un finanziamento pubblico ad una manifestazione culturale. Ma perchè, forse il cinema italiano non è finanziato dallo Stato? O forse le varie manifestazioni che si tengono nella ns regione non sono finanziate da Enti pubblici? Popsophia, Civitanova Danza, Amolamole, ROF, e via continuando, secondo voi da chi sono finanziate se non (anche) dalle nostre addizionali Irpef regionali? Allora perchè si può far tutto tranne che a Fabriano? Forse un po' di puzza al naso? Emanuele Rossi e Francesca Merloni rappresentano in qualche modo l'eterna disputa tra chi vuol fornire il pesce e chi, invece, vorrebbe fornire anche la canna da pesca. Questa città non potrà continuare a vivere di sussidi e casse integrazioni ma aprirsi a qualsiasi prospettiva che possa darle un futuro diverso e diversificato. Stupisce che ogni volta che si parla di cultura ci sia qualcuno (e mi rammarica che questa volta sia Rossi, col quale mi trovo spessissimo d'accordo su tante altre questioni) che si metta di traverso. A meno che non vogliamo dar ragione a chi, a Roma, ha di recente sostenuto che "con la cultura non mangia": Giulio Tremonti.

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