4 maggio 2012

Una semiseria dichiarazione di voto

Stanotte somiglia alla Notte di Natale. Ogni partito con i suoi e Pasqua con chi vuoi. C’è chi festeggia in anticipo, chi fa le corna al destino, chi somatizza l’attesa, chi ridimensiona le previsioni per non battere il mento e chi spera sia l’astensione di massa a sbrogliare tutti i nodi e la matassa. L’ultima botta di adrenalina, prima del responso che mette a tacere tutto e tutto risolve con la dura legge dei numeri e delle percentuali. Chi per amor del  disimpegno o chi, per forza di cose come me, guarda con occhio miope questa fascinosa sublimazione della guerra non può non rivolgersi la domanda più elementare impegnativa: che fare? Restare a casa dopo venticinque anni di diritto/dovere civico onorato col voto? Oppure andare al seggio sapendo di non trovare sulla scheda l’Alberto da Giussano e mettere comunque una croce, seppur a malincuore? L’altra settimana c’erano le elezioni francesi e senza sentirmi in colpa ho pensato che avrei votato al primo turno per Marine Le Pen e al ballottaggio per Hollande. Assai lontani da quel che penso ma entrambi utili per allentare il tallone dell’Europa delle banche e degli speculatori. Quindi, non vedo perché non dovrei ragionare allo stesso modo nella città in cui vivo, dove ci stritola le uova un regime trasversale e inamovibile di poteri economici e industriali che hanno fatto dei fabrianesi prima i Ricchi e poi i Poveri, senza neanche cantarci “sarà perché ti amo”. In più le comunali sono elezioni di prossimità, con un basso livello d’investimento politico e l’effetto collaterale di una conoscenza quasi millimetrica dei molti polli che ammiccano da plance, manifesti e volantini. Per ora limitiamoci al primo turno - aspettando di conoscere i candidati che si sbraneranno nelle prossime due settimane – con la consapevolezza che l’unico voto utile è quello che nasce dalla coscienza dei singoli elettori e non dalla propaganda smunta di questo mese poveri di tuoni e lampi. Tanto pe esse chiari – come ama dire Sorci quando si prepara alla pizzica - non voterò i partiti del centrosinistra, perché li ho combattuti da segretario della Lega Nord per quattro anni e non sono avvezzo alle pacificazioni buoniste. Non voterò per il Pdl più liste civiche perché è un centrodestra attraente quanto un calzino bianco intravisto dal pantalone di un don giovanni. Non voterò i partiti della sinistra radicale perché, come si addice a un ex comunista, sono diventato anticomunista anche nel cortile di casa. Non voterò per Fabriano 3.0 perché rimpiango la prima repubblica (quella 1.0), fatico a maneggiare un cellulare di prima generazione e aggiorno questo blog mantenendo la nostalgia di carta, penna e calamaio. Così come non voterò per il Movimento Cinque Stelle, nonostante sia molto affezionato alla saporita sintesi del vaffanculo e al dito medio levato, che però apprezzo solo in salsa padana. La verità è che ho deciso da tempo cosa fare, ma per una volta non lo dico. Neanche se Giancarlone Pastimbianco dovesse mangiarsi una fiorentina da un chilo e due e se, puta caso, Urbanetto da Nebbiano decidesse di rinunciare al maglioncino Minchionne Style. In barba a quanti si aspettavano il contrario. Buona democrazia a tutti!

P.S. Fino a lunedì alle 14 questo blog verrà aggiornato senza alcun riferimento ai partiti, alle liste e ai candidati Sindaco. Cazzeggio allo stato puro insomma…
    

14 commenti:

  1. eppur le alternative c'erano.. buona fortuna!

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  2. ma io le ho già trovate...e chi ben legge intende....

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  3. No me sa che voto a sorema...

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  4. Voterai l'IDV che non è un partito di centrosinistra, essendo un partito di riciclati

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  5. Ahhhhh giusto!!! io sono uno che si ricicla continuamente!!! mannaggia me ne dimentico spesso! hai fatto bene a ricordamelo ma ormai è troppo tardi. Sono andato al seggio ieri sera!

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    1. Almeno dimmi se c'ho preso !!!

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  6. no sbagliato di netto! :))))

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  7. A me sembra di ricordare che Simonetti dichiavava sulla stampa che al primo turno non avrebbe votato. Sbaglio?

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  8. Quella fu l'ultima dichirazione che feci da segretario della Lega all'atto delle dimissioni. Oggi che non ho responsabilità politiche mi posso permettere di fare le cose rispondendo solo a me stesso. Inoltre ti ricordo che c'è la possibilità di votare scheda bianca e scheda nulla. E cosa è accaduto là dentro lo so solo io.... ;)

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  9. e cosí sia....

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  10. Grazie per la comprensione!

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  11. Era pura ironia.

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