17 agosto 2012

L'altra Fabriano....quelli che

In attesa di tornare a picchiare duro sulla politica, ferma per consunzione ferragostana, non ho potuto fare a meno di riflettere su due pezzi che ho recentementente postato su questo blog: su Unifabriano e sulla Festa di Santa Maria. Scrivendoli ho deciso di attaccare duramente e consapevolmente due santuari della faVrianesità più indigeribile ed eterna. Le reazioni sono state piuttosto violente e trasversali perchè sarà pur vero che il modello metalmezzadrile è andato definitivamente a puttane, ma non sia mai che vengano messe in discussione la sovrastruttura e il contorno che hanno accompagnato e sostenuto questa sorta di "socialdemocrazia padronale" fondata sulle schiene ricurve, gli stipendi bassi ma cumulati all'interno di famiglie allargate e la fetta di cocomero fresco per alleviare l'arsura da cablaggio e mietitura. Ho ripensato a questi due scritti con in mente Giuseppe Prezzolini - un individualista ribelle e un vero anarchico al netto di ogni collettivismo - che nel 1922 scrisse un vero e proprio Manifesto per la Società degli Apoti, ossia coloro che non la bevono, quelli che non si fanno fregare dal buonsenso, dalle versioni ufficiali, da quell'intreccio di complicità e interessi per i quali una mano lava l'altra e tutte due lavano il viso. Che è poi la rappresentazione metaforica più efficace e sintetica di una faVrianesità che non riesce proprio a piacerci in quanto conformista, merloniana e ruraleggiante. C'è un'altra Fabriano, con la B e senza la V, che merita una dichiarazione di intenti capace di aggregare quelli che... non si vantavano di fare il capetto alla Ardo ohh yeah!; quelli che non contavano un cazzo perchè non leccavano i culi giusti ohh yeah; quelli che non contavano un cazzo perchè non leccavano i culi punto ohh yeah;  quelli che leccavano i culi ma poi hanno smesso di farlo ohh yeah; quelli che hanno messo su la fabbrichetta ma non facevano i terzisti ohh yeah!; quelli che hanno faticato a mette assieme il pranzo con la cena pur di non dire babbo a chi ti dà il pane ohh yeah!; quelli che conta più l'intelligenza che il conto in banca ohh yeah!!; quelli che votano l'idea e non la persona ohh yeah!!; quelli che non hanno mai detto "tanto è tutti uguali" per fingere di non votare Dc ohh yeah!! quelli che non hanno mai detto "tanto è tutti ladri" solo perchè non gli asfaltavano lo stradello de casa ooh yeah; quelli che non andavano alla sagra del paese così li vedeva l'assessore ohh yeah!! Insomma un Manifesto dei Fabrianesi Sfusi, delle anime salve, degli spiriti solitari. Non è una buona idea? Ci si riconosce autonomamente, un'autocertificazione ideale e via andare. Senza analisi del sangue, delle parentele, delle relazioni, dei giri, delle camarille, dello stipendio e del "tu di cosa ti occupi" e tu "quanto guadambi". Sarebbe un fantastico esperimento di traversalità apolitica. L'unica politica possibile, in fin dei conti. Che ne pensate cari lettori?
    

8 commenti:

  1. sottoscrivo a sangue: condivido in pieno. Dura a portare avanti queste convinzioni da sola, ma forse ci riusciamo a fare un po' di casino in piu' d'uno?

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  2. Ottimo e abbondante, si potrebbe continuare ancora per molto. Come quelli che non hanno approfittato di un sistema che ci ha portato allo sfascio, che non hanno chiesto contributi, raccomandazioni, favori e che soprattutto non l'hanno messa in c..o al prossimo per un misero pezzo di pane.
    Quelli che hanno creduto fermamente alla propria dignità e al valore della vita non come espressione del dimostrare ma dell'essere.
    Chiunque siano li abbraccio tutti.

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  3. No. Non mi piace. Avendo rotto i coglioni per una vita al potere di Antonio Merloni prima facendo opposizione vera senza se e senza ma (pur riconoscendo ora che il peggio doveva venire) e continuando a fare le scelte sbagliate per la mia professione - ho continuato peggio di prima rimanendo all'opposizione di Santini, Sorci e Sagramola - forse ne avrei titolo. Ma proprio per le mie idee questa idea manichea di un mondo diviso tra buoni e cattivi dove che siamo noi i buoni c'è lo diciamo da soli (sic!) mi sembra una cazzata. Del resto le origini non si dimenticano. Io sono un socialista (passato a destra ma sempre quello sono) e tu Giampiè sei un Comunista (non per caso passato a destra ma con la Lega ed ora "cane sciolto"). In Italia si sa, i comunisti sono Colti (basta infilarsi Repubblica sotto il braccio), Onesti (se rubano lo fanno per un buon motivo mica per arricchirsi) e Intelligenti (se no non sarebbero comunisti). E gli altri? Tutti, a vario titolo, fanno politica solo per farsi i cazzi loro. Peccato che proprio per le cose che scrivi le persone sveglie non la bevono questa puttanata. Per vantare tutti questi valori di dignità, coraggio, indipendenza non puoi firmati "Anonimo". Primo metteteci la faccia, poi parlate di coraggio e dignità. Senza offesa.

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    1. Bravo,delle "anime candide" ne abbiamo pieni i coglioni.

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  4. Caro Giampaolo non è una forma di auto compiacimento il dedicare un pensiero a chi nella vita ha scelto di vivere senza il concetto di prevaricazione o una buona dose di cinismo. Di fatto non è un attacco ai politici e neanche a chi ha manifestato apertamente una posizione. Liberi di farlo e nulla da dichiarare.Direi che più che altro riguarda l'essenza umana in generale e no quello che rappresenta la persona singolarmente a livello sociale. Sono abbastanza adulto per aver capito come dici tu che ovunque ci sono buoni pensieri e negativi propositi, fà parte del gioco e ne tengo conto.Dall'altra l'anonimato ci stà, sono piccoli passaggi di pensieri veloci e fugaci per una cerchia ristretta di lettori e non avendo l'obbligo di firmarsi a volte lo faccio e altre no. Per quel che riguarda "chi ha peccato scagli la prima pietra" bè hai ragione ma questo lo lascio dimostrare ai fatti. Solo quotidianamente puoi essere coerente con te stesso e con quello che dici, il resto sono chiacchiere tutte da dimostrare. Poi da te accetto volentieri qualsiasi tipo di confronto e di scambio godi della mia stima e del mio consenso (non tanto politico) ma personale. Persevero con l'anonimato anche perchè troppe volte ci ho messo la faccia e troppe ne ho prese dalla faccia proprio perchè in opposizione ai poteri forti locali o a certi sistemi contro l'interesse del bene comune per un senso di responsabilità sociale. In fondo stiamo tutti sulla stessa barca.
    Saluti e buon week

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  5. Caro Giampaolo non leggo Repubblica, non mi sento colto, mi reputo di normale intelligenza e non ho mai considerato l'onestà un valore politico così come non ho mai avuto passioni azioniste. Per questo non sono comunista ma anticomunista come può esserlo solo chi ha conosciuto quell'infezione dell'anima. I comunisti mi hanno dato del traditore per venti anni, mi hanno definito mostro e depravato politico dopo che ho cominciato a bazzicare gente poco raccomandabile e buzzurra come i leghisti. Ma in parallelo ho le palle piene del pensiero debole dove la lacità e la tolleranza è dire che non bisogna essere manichei. Io sono manicheo non perchè mi senta migliore di chi è stato democristiano, merloniano e metalmezzadro. E' solo che chi ha adorato quel mondo mi sta sulle palle. Non posso farci niente. Non è questione di politica ma di gusti, stili e costumi. E col massimo della tolleranza ho detto che nessuno dà patenti a nessuno ma ognuno può autocertificare cosa si sente di essere senza analisi del sangue e del conto corrente come di favrianese predisposizione. Forse è una cazzata ma credo si possa essere laici e manichei al tempo stesso. Io non sono meglio degli altri ma mi mi prendo la libertà di cercare unioni e aggregazioni che siano diverse da quelle che abbiamo conosciuto fino ad ora. Del resto non essendo mai andato in giro per farmi vedere dall'assessore di turno perchè dovrei negare una preferenza per chi ha agito come me? Gian Pietro

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    1. Ho scritto bravo sotto a Ballelli ,ma scrivo bravo anche sotto a te perchè tu non ti ergi mai come quello che scaglia la prima pietra(ed in questo blog ce ne sono tanti )ma ti metti in gioco con le tue posizioni senza autocertificarti "anima candida"

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  6. I FaBrianesi che descrivi in questo post a FaVriano ne trovi ormai pochi. Armi e bagagli e se ne sono andati.

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