28 agosto 2012

Passato e futuro della Mostra dell'Artigianato


Forse qualcuno non se lo ricorda neanche ma tanti anni fa la settembrina Mostra dell’Artigianato si teneva alla scuola elementare Allegretto di Nuzio, ossia nell’attuale sede del Comune e prima ancora, se non sbaglio, nei locali del vecchio Seminario di Via Serraloggia. Si trattava di edifici molto adatti a quelle prime forme fieristiche: lunghi corridoi e tante aule disposte a vagone l’una a fianco all’altra, utilizzabili come stand espositivi magari non bellissimi ma sicuramente funzionali. Ricordo la visita alla Mostra come un’emozione lontanissima e viva: piccoli assaggi di prodotti gastronomici e aziende locali che esponevano in un tranquillo viavai di fabrianesi con sempre poche cose extralavoro da fare. Non so perché ma quando penso alla Mostra dell’Artigianato mi viene in mente un antico, localissimo, dualismo: quello tra la Pellicceria Noemi e la Pellicceria Moretti. Ed è davvero strano che nella culla del metalmezzadro la memoria ritorni a vecchi e ormai dimenticati pellicciai. Chissà perchè. Poi, a seguito del successo della manifestazione, si decise di modernizzare la Mostra, trasformando il Corso e il Loggiato XX Settembre nella location più consona in termini di presenze e di efficacia mediatica. Purtroppo, col passare degli anni, la Mostra ha perso in originalità e acquistato in routine: sempre gli stessi, fedelissimi espositori, via via più incanutiti e soppiantati dai gazeboni della gastronomia, comprensibilmente egemonizzata dai cannoli siciliani e dalle olive di Cerignola, nonostante la strenua resistenza opposta dalle olive ascolane e dal sapore trasversale delle crepes alla Nutella. Quest’anno si cambia radicalmente formula. Ricorrendo a un vintage riveduto e corretto: stop all’esposizione all’aperto; combinazione tra contenitori d’arte e stand espositivi, fine del “di tutto un po’” e focus sulla “marchigianità”. Qualcuno l’ha definita una formula ambiziosa e di nicchia ma forse sarebbe più adatto considerarla il frutto di un bisogno di sopravvivenza. Certo, non avremo l’antico e romantico dualismo Noemi – Moretti, ma credo che rinnovare la formula sia stata una scelta necessaria della Giunta Sagramola. Così come l’avevamo conosciuta la Mostra dell’Artigianato era arrivata alla fase di declino del suo ciclo di vita. Continuare sulla vecchia strada avrebbe significato soltanto contabilizzare morti e feriti. Che si provi allora a cambiare: per il semplice gusto di farlo e vedere se si può proseguire nella sperimentazione, senza la solita solfa conservatrice della strada vecchia e della strada nuova. Ma al di là delle formule c’è una questione che va oltre la valorizzazione fieristica dei prodotti e delle piccole produzioni e riguarda il ruolo dell’artigianato a Fabriano. E non sarebbe male se si approfittasse anche di questo cambio di formula per aprire una riflessione sul futuro dell’artigianato a Fabriano; una riflessione che coinvolga, innanzitutto, gli amici della Confartigianato e della CNA che vivono la loro azione di rappresentanza direttamente a contatto con i drammatici problemi del comparto. Abbiamo perduto molto tempo a discutere di faccende marginali come i gettoni degli eletti, i ricorsi amministrativi, i parcheggi dei consiglieri comunali e via spugnettando. Sarebbe, invece, buona cosa tornare, marxianamente, alle grandi questioni economico sociali su cui si gioca la vita e la morte di questo territorio. E se la nuova formula della Mostra fosse servita anche solo a questo dovremmo esserne grati alla Giunta Sagramola. Perchè, magari senza volerlo, ci ha fornito un alibi e una sponda per meditare sull'ennesimo, localissimo tabù.
    

5 commenti:

  1. Bellissimo post Giampietro...riesci sempre a risvegliare, oltre a qualche neurone , anche un po' di nostalgia!!

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  2. Allora che sta succedendo? Da un po' di tempo a questa parte non faccio che leggere e fare si con la testa. Nel merito hai perfettamente ragione dobbiamo tornare ai temi principali, basta con le interpellanze sulle zanzare, fatti non pugnette - direbbe un noto assessore - ed in questo anche il ruolo dell' opposizione e' fondamentale. Con una simile emergenza economica, sociale, ambientale e di difesa del nostro patrimonio artistico l'opposizione deve puntare al concreto ed essere disponibile ad appoggiare le scelte - magari poco popolari - ma indispensabili al nostro territorio.

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  3. Giampà messa così sembra che non ci prendiamo su niente!!! Mica vero!

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  4. In anteprima ai lettori del blog ed al suo ideatore la news della pubblicazione sul sito del Comune del Piano Sintagma (delibera di approvazione ed allegati).
    E' stato inserito all'interno del piano strategico con la dicitura "piano urbano del traffico".
    A questo punto online è disponibile tutto il materiale che sarà oggetto di studio e valutazioni da parte del costituendo tavolo tecnico (Piano Sintagma, Piano Strategico, PUM, DOST).
    Quanto sopra per la promessa e ritengo corretta trasparenza.
    Per quanto riguarda l'Expo ritengo importante per il 25° anniversario dare un segnale forte con l'esposizione di numerosi artigiani fabrianesi, focus, dibattiti, per discutere dell'artigianato di ieri, di oggi e poi soprattutto di domani.
    Compito di un'Amministrazione, mission specifica, quella di fornire precise linee-guida (sul sito Piazza Alta è pubblicato l'intero programma, la comunicazione verrà pompata al massimo tramite Social Networks, Carta Stampata, Radio, Redazionali, etc.)
    Un saluto a tutti.
    Assessore Avv.Giuseppe Galli

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    1. GRANDE ASSESSORE STAI ANDANDO FORTE!!!!!!

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