8 dicembre 2013

Contro la Tares per il cambiamento e non per il caos

Stamattina ho avuto modo di vedere alcuni fotogrammi dell'assemblea tenutasi ieri all'Oratorio della Carità. La intrinseca capacità delle fotografie di bloccare gli attimi e di restituire in forma plastica emozioni e stati d'animo è sempre seducente ed evocativa, ma devo ammettere che almeno un paio di scatti - entrambi del Sindaco Sagramola - mi hanno trasmesso una sensazione di profondo disagio: il primo lo ritrae in un grido quasi munchiano, in una mescola di rabbia e sofferenza incontrollate e sincere; il secondo, con entrambe le mani sulla testa, raffigura con la brutalità del dettaglio come tra Sagramola e la platea si sia aperta una gigantesca prateria di solitudine e di incomunicabilità. Guardando e riguardando le foto mi sono chiesto quanto anche il sottoscritto abbia contribuito, con le parole e con l'intervento di ieri mattina, a questo "dolore delle istituzioni". E mi sono immediatamente assolto. Non tanto e non solo per naturale indulgenza verso me stesso ma perchè il discorso che ho pronunciato è stato severamente ed integralmente incentrato sulla questione fiscale come linea politica e culturale, come quintessenza del cambiamento possibile e linea di faglia di un equilibrio tra cittadini e istituzioni ormai colpito e destabilizzato. Non è, quindi, in discussione il radicalismo del mio dissenso - che è totale, filosofico e senza mediazioni -  rispetto a come la Giunta ha gestito e condotto la questione Tares ma - con totale onestà intellettuale - non posso nascondere ed occultare un sentimento di disagio democratico di fronte a istituzioni ridotte a bersaglio di risentimenti giusti e fondati ma del tutto anarcoidi e populisti nell'approccio e nella modalità espressiva. Venerdì sera la partecipatissima manifestazione anti Tares dell'opposizione si è incanalata in un binario civilissimo, dove il dissenso si è fatto strumento di apprendimento e di consapevolezza politica. Ieri mattina, invece, l'Oratorio della Carità è subito diventato anfiteatro, arena di un combattimento dove obiettivo principale, a un certo punto, non era più la Tares ma la damnatio ad bestias o ad metalla del Sindaco e dell'assessore al Bilancio. Chi legge con una certa frequenza questo blog sa quanto severe siano sempre state le parole e il giudizio di chi scrive nei confronti di Sagramola e Tini. E non credo, ieri mattina, di essermi allontanato di un solo millimetro da tale severità d'approccio e di contenuti. Ma da vecchio e sanguigno riformista sono anche sospettoso e allergico verso tutto ciò che rimanda alla caccia all'uomo, all'inseguimento spietato di chi è claudicante, al gusto sadico di vedere l'avversario al tappeto per meglio atterrarlo e colpirlo nella sua debolezza. E temo abbia ragione chi stamattina mette in guardia dal rischio di una lotta politica che, oltre alla sua naturale e intrinseca durezza, si arricchisce di intenzioni e protagonismi più affini al desiderio del caos - come forma primordiale dell'agire politico - che non alla ruvida e determinata concretezza del risultato politico. Chiedere a Sagramola di dimettersi è tecnicamente legittimo, politicamente necessario per rilanciare un'idea di cambiamento e parte di quel diritto di opporsi al dispotismo della maggioranza che è essenza pura e vitale del liberalismo politico. Ma usare la richiesta di dimissioni di Sagramola come piede di porco per rivendere il caos di Masaniello quasi incarnasse freschezza, novità e buongoverno è mercanzia che, in tutta sincerità, mi sento di contestare e di respingere al mittente. Cazzo!
    

29 commenti:

  1. Mala tempora currunt

    RispondiElimina
  2. Dal Mio punto di vista da cittadino MOLTO informato e conoscente delle porcate di questa amministrazione continuo della precedente, la richiesta di dimissioni è più che fondata. Che dopo si cavalchi lìonda è naturale, anche se personalmente non credo che chiunque vadi al posto di questi possa fare peggio, da cittadino imparziale questi li voglio a casa, poi se i prossimi saranno peggio manderemo a casa anche loro, ma questa volta con i bastoni perchè sarebbe peggio.

    RispondiElimina
  3. Non ho detto di non mandarli a casa ma soltanto che governare il modo di contestare e' parte integrante della democrazia. Ieri c'e' stata anche molta tana libertà tutti

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Che questo bordello sia visto da molti come un'occasione ghiotta, più o meno legittima, per visibilità politica, vendette personali o per rifarsi una verginità è nello stato naturale della politica e delle persone.
      Ma stiamo solo commentando la punta dell'iceberg di un'amministrazione che è già nata zoppa.
      Io mi sento di condannare Sagramola per una sola cosa.
      Aver chiesto la fiducia dei cittadini come Sindaco e poi aver scelto una giunta alla cieca, imposta dai partiti, col sistema della poltrona assessorile per il più votato.
      Questo significa non assumersi responsabilità fino in fondo, se non quelle derivanti dalla propria carica.
      Invece un Sindaco che si candidava per amministrare una città in questi tempi burrascosi, doveva metterci la faccia fino in fondo, scegliendo la propria squadra e assumendosene le responsabilità.
      Invece il metodo democristiano del "tenersi botta" a vicenda, tra i partiti della coalizione, ci ha regalato anche questa volta una Giunta apatica, senza visione progettuale e un Consiglio comunale dominato da una maggioranza soporifera e gerontocratica.

      Elimina
    2. Il fatto che paglialinga abbia dato false dimissioni e il sindaco non le abbia accettate la dice lunga sul duo stato di salute. Lo voglio a casa anche per questo.

      Elimina
    3. Condivido in toto. Metodoca espressione della DC

      Elimina
    4. Ma si sapeva che gli assessori sarebbero stati scelti in base ai voti. perché li avete votati? Dovevate pagare favori ricevuti?

      Elimina
  4. Condivido in pieno le tue riflessioni, sai quanto sono critico con questa amministrazione e con Giancarlo non curandomi di essermi presentato con una lista civica a suo favore.
    Sicuramente avrai letto le mie riflessioni da Collepaganello e fra il mio pensiero ed il tuo, abbiamo detto tutto.
    La speculazione politica è arrivata, ed era anche del tutto normale e legittimo chiedere le dimissioni degli attuali amministratori, ma stiamo ben attenti ad non alimentare il caos.

    Io credo che ieri la Giunta Sagramola abbia avuto una grande lezione dal popolo vero, ci sono stati degli eccessi, ci sono stati predicatori che sono in conflitto con l'amministrazione comunale raccontandoci cose non attinenti al tema, si è stravolta ogni forma di dialogo, mi è stato bene iniziare dal basso, dai cittadini, dagli "oppressi" ma non mi è stato bene che ognuno abbia fatto il proprio comodo e non abbia permesso alla controparte di difendersi.
    Il diritto alla difesa è previsto per gli assassini, stupratori e criminali vari, non permetterlo ad altri cittadini che magari hanno sbagliato è stato abberrante.
    Ecco, amico Simonetti, ho applaudito il tuo intervento, condivido il 99% del tuo pensiero, vorrei che la gente ragionasse con la propria testa e non strumentalmente con quella di falsi profeti!!!
    F.to Giorgio Fraticelli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi dispiace per Giancarlo ma la popolazione è cambiata , prima era tutto permesso e anche ulteriori tasse si pagavano in silenzio tanto i soldi arrivavano, ora i giorni sono lunghi e freddi e molti non sanno cosa mangiare, anche chiedere 50uero in più fa la differenza. La politica deve confrontarsi anche con questo un social market non basta si vive sul filo del rasoio. Sci nun ce l'ho que te dò sto cippo de cazzo?! come dire mi dispiace non lo faccio apposta se li avessi te li darei ma non li ho e non sò dove prenderli, capisci questa situazione va oltre la buona volontà dei cittadini forse è per questo che in tanti si sono arrabbiati perché la politica non ha capito che non ne abbiamo più ne per noi ne per loro.

      Elimina
  5. bravo, ti sei assolto allegramente...eppure se qualcuno avesse fatto una foto a te avrebbe avuto chiara in forma plastica la soddisfazione e il gongolamento che ti pervadeva tutto. caro simonetti, ma guarda il tuo blog attentamente scrivi delle cose (bene per carità) e giù un coro di bravo bene bis ma se guardiamo i numeri ci sono poche repliche sensate convinte o con personalità....la maggior parte dei commenti sono indecenti esattamente come lo spettacolo di ieri mattina altro che masaniello, almeno lui agiva in prorio....qui un branco di pecoroni che non avrebbero saputo fare meglioe, scusa la franchezza se fossi stato capace di vincere le elezioni forse avresti potuto provare...quanto chiacchieri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. capisco il rosicamento...è dura ammettere che c'è ci ci sa fare soltanto usando le parole

      Elimina
  6. Se in questo frangente essere anarcoidi i populisti per irvendicare le proprie e collettive istanze, sono fiero di esserlo. Un popolo oppresso ha tutto il diritto di ribellarsi anche in maniera forte.Altro è fare la caccia all'uomo o alla famiglia quale docet strumento inopportuno e pericoloso

    RispondiElimina
  7. quando la fiammella che guida non è personale il rischio è esattamente questo, la caccia all'uomo più becera e indecente esattamente quel che abbiamo visto ieri mattina e ci credo che essere assaliti in quel modo creano una molteplicità di emozioni che vanno dallo sgomento al vaffanculo

    RispondiElimina
  8. ops, crea...inoltre se questa è la mission del tuo blog....accomodati, io non ne sarei così soddisfatto ne mi sarei assolto per istigare in questo modo smielato e ma scientificamente puntuale

    RispondiElimina
  9. I modi arroganti e prevaricanti che molti 'cittadini' hanno mostrato nella mattinata di ieri all'oratorio, le urla ad ogni tentativo di parlare degli altri, l'impossibilità per sindaco e assessori di poter dire la loro e sostenere la loro tesi mi hanno fatto VERGOGNARE di essere uno di quelli che erano lì a protestare. Al confronto erano meno irritanti i sorrisi di Tini.
    Non condivido questo modo di protestare e lo lascio a voi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. potresti anche dire chi sei....il mio blog ti permette di criticarmi senza censure e in anonimato come vedi....lezione di democrazia anche questa.

      Elimina
    2. E non mi pare fossi tra gli esagitati. Mi sono iscritto a parlare, non ho impedito di farlo nè a Sagramola nè a Tini. Quindi di cosa parli? poi che faccia più opinione io col blog che Tini con le "slait" è un problema non certo mio

      Elimina
    3. una amministrazione con grossi problemi di comunicazione

      Elimina
    4. Simonetti parlando di modi arroganti e prevaricanti non mi riferivo a te, ma ad altri. C'eri lì anche tu ed hai visto e sentito.
      Comunque, questo è il mio pensiero, voi comportatevi come la vostra coscienza vi suggerisce.

      Elimina
  10. Effettivamente gli eccessi ci sono stati, e tanti. Bisogna capirlo e fare mea culpa, tutti. Non dobbiamo fare questi sbagli, sennò passiamo per fuori di testa ed esagitati e ci mettono in un angolo.

    RispondiElimina
  11. I figli della libertà

    RispondiElimina
  12. John Hancock : "no taxation without representation"

    RispondiElimina
  13. L'aumento della tares e' stata giustificata per pagare la tredicesima ai dipendenti comunali. Io non credo che questo sia il motivo anzi penso che sia stato un modo molto maldestro per far digerire al popolo un ennesimo balzello peggiorando ancora di piu', se possibile, l'idea generale che abbiamo dei dipendenti pubblici e coprire i veri motivi per cui le casse del comune sono in sofferenza. Sarebbe da fare chiarezza fino in fondo su questo argomento.

    RispondiElimina
  14. Il caos che si è scatenato in quella sede è stato dato dal fatto che la protesta non è stata veicolata dai partiti dell'opposizione, rimasti (secondo me) anch'essi sorpresi dall'irruenza degli intervenuti. La maggioranza si è suicidata, si è isolata, si è nascosta dietro a supercazzole incomprensibili mentre gli interventi del popolino sono stati di una chiarezza cristallina. Le facce di molti dei consiglieri di maggioranza erano scure, erano quelle di una classe dirigente di fronte al proprio processo. L'unica arma che aveva il sindaco, quella di una proroga di 2 mesi, è stata disinnescata proprio da te, Simonetti, che hai usato parole perfette per descrivere il goffo tentativo del sindaco di prorogare l'agonia ad un popolo di nullatenenti.
    Aldilà di tutto, infine, la cosa grave è stata la mancata reazione di Sagramola e Tini, che si sono nascosti dietro le responsabilità del governo centrale, giocando allo scaricabarile ma senza dissociarsi: il risultato ottenuto è stato che chi è entrato incazzato e ha poi alzato i toni, è uscito sapendo di stare dalla parte della ragione, sapendo di non essere solo, e credo di essere un facile profeta affermando che i toni si inaspriranno ancora di più. La spirale rischia di farsi pericolosa, non si parla di politica, si parla di sopravvivenza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ti dico una cosa...sono rimasto sorpreso pure io

      Elimina
  15. per la cronaca, lo striscione con il bellissimo calembour SALTARES lo reggevano i fasci di casa pound o i fasci del m5s?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Se non sbaglio quelli di futuro e libertà

      Elimina
  16. grazie (ho dovuto googlare per capire chi fossero, ma il carattere usato nello striscione lasciava pochi spazi al dubbio)

    RispondiElimina
  17. Mi chiedo dove fosse sabato immacolata riscossione, invece di essere all'oratorio. Forse a Napoli a spendere l'ultimo aumento dello stipendio che si è deliberata lei e gli altri dirigenti tre mesi fa, circa 5000,00 euro a testa. Ecco perché si da tanto da fare per riscuotere, paura di rimanere a secco

    RispondiElimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone