15 dicembre 2013

La partita di poker attorno a Paglialunga



 Pare che il Movimento 5 Stelle si sia prodigato nell'invio di una mail a tutti i consiglieri comunali. Per chiedere loro di sottoscrivere una mozione di sfiducia nei confronti dell’assessore Paglialunga, condannato per falso ideologico dal Tribunale di Ancona nella ormai nota vicenda dell'autentica di una firma apocrifa in occasione della sottoscrizione delle candidature per le ultime elezioni comunali. Non entro nel merito delle ragioni politiche e degli obiettivi mediatici che hanno spinto i grillini allo spariglio, andando direttamente a fomentare la reazione e le volontà dei singoli consiglieri comunali su uno dei temi più roventi di questo frangente della vita politica cittadina. Così come non torno sulla “qualità del reato” commesso dall'assessore, di caratura minore rispetto ai grandi crimini perpetrati contro la pubblica amministrazione e sicuramente non tale da inficiare la permanenza in Giunta di Paglialunga. Ma fare politica – senza scadere in retoriche moraliste e senza pretesa alcuna di raddrizzare il ramo storto delle tentazioni umane - significa partecipare a un gioco di ruolo dove il potere si afferma anche per il tramite di tattiche, di imboscate e cinismi. E cinicamente, ovvero col pieno benestare intellettuale dei maestri della ragion di stato, sono convinto che l’opposizione - alla fine dei giochi - finirà col sottoscrivere la mozione di sfiducia. Non certo per intentare un noioso e grigio processo morale a Paglialunga, ma per rafforzare l'incaglio politico del buon Sagramola, pratica per qualcuno più gustosa e foriera di piacere che non l'indossare una toga etica senza vestibilità e senza convinzione. Ma per comprendere perchè mai l’opposizione finirà col cedere alla tentazione di sottoscrivere la mozione di sfiducia grillina, occorre rifarsi al gioco della Dama, e specificamente a quando la pedina nera si trova tra due pedine bianche non coperte ai lati da pezzi dello stesso colore. Quale che sia la mossa dell'altro giocatore una delle due pedine verrà mangiata ed eliminata dalla scacchiera. Sottoscrivendo la mozione di sfiducia – ovviamente anche approfittando del clima Tares – l’opposizione avrebbe la possibilità concreta di inverare politicamente la mossa della Dama, dando vita a un occhiale, oppure occhiello che dir si voglia, che consentirebbe di “mangiare” comodamente la pedina sagramoliana. Ma l'inveramento politico dell'occhiello dipende strategicamente dalla condivisione di un punto di vista propedeutico da parte delle forze politiche di opposizione e cioè la convinzione che la mozione possa risultare utile o meno al dissanguamento della Giunta. Diversamente non avrebbe senso sottoscriverla e presentarla in Consiglio Comunale, se non per esercitare un’azione comunque ininfluente e sterile di testimonianza politica. La mozione di sfiducia a Paglialunga apre quindi il varco a due scenari possibili, entrambi politicamente vantaggiosi per l’opposizione e del tutto a perdere per il Sindaco. La maggioranza, di fronte a una mozione di sfiducia, sarebbe spinta a fare quadrato attorno all'assessore, per sventare l’attacco esterno della minoranza. In quel caso, Sagramola si troverebbe a convivere, fino a fine mandato, con un assessore  che notoriamente non ama e che la condanna gli ha reso ancor meno amabile e digeribile; una convivenza che offrirebbe sponde gigantesche e gratuite alla polemica all’opposizione, messa in condizione dall'entità della pena inflitta all'assesore di piagare e infettare ulteriormente la già barcollante posizione del Sindaco. Ma la stessa maggioranza potrebbe anche decidere di far passare la mozione di sfiducia. Nel caso spiccherebbe, in tutto il suo violento nitore, la vittoria politica e numerica dell’opposizione, con Sagramola rapidamente tramutato in luogotenente, in un re di maggio destinato a veloce consunzione politica e di governo. Insomma, per la minoranza consiliare finirebbe bene comunque e per questo - nonostante circolino voci di ritrosie da parte dell'opposizione  - si arriverà in consiglio con una mozione sottoscritta da tutta la minoranza. Anche perchè sarebbe poco comprensibile far tirare gratuitamente il fiato a Sagramola proprio nel momento in cui difetta clamorosamente di ossigeno. Bastona il cane che affoga, suggeriva il vecchio Mao. E anche su questo fronte avremo modo di capire se sarà lotta politica o ritorno d'amorosi sensi.
    

54 commenti:

  1. Non fa una piega (ora attendesi truppe cammellate)!

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  2. Un condannato in primo grado che riveste una funzione pubblica dovrebbe dimettersi ed attendere il terzo grado di giudizio. L'IDV ai tempi in cui impartiva lezioni di morale a destra ed a manca chiedeva le dimissioni anche ai semplici indagati.

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    1. Paglialunga e Malefora non fanno più parte dell'IDV. Si erano candidati nelle liste del centro democratico di sali-e-tabacci. Quindi penso che l'idv non possa chiedergli di dimettersi visto che non è più nelle loro liste.

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    2. A proposito, chi è adesso il segretario dell' IDV?

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    3. Il responsabile del coordinamento comunale dell'Italia dei Valori di Fabriano è Maurizio Corte.

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  3. Parliamo di politica please. Questo non e' un blog puritano e l'autore detesta Travaglio

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    1. Scusa, ma l'Idv non fa (faceva...) politica? La questione morale (bandiera di molti partiti a seconda di come conveniva) deve essere avulsa dalla politica? Qui a mio avviso la questione e' sia morale che politica e le due cose non possono essere scisse. Se poi a te interessano di più le ripercussioni della questione sulle vicende Sagramoliane, amen.

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  4. La politica dalla morale non le ho separate io ma i grandi scienziati della ragion di stato come Machiavelli, Guicciardini e Bodin. La politica come arte del possibile nasce li

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  5. Secondo me Sagramola & C. lascerá in pasto alla minoranza l'assessore in questione. Sabato scorso quando c'è stato l'incontro per la Tares all'Oratorio della Caritá, tutta la giunta era sul palco; solo Paglialunga era tra la folla.....sinceramente mi ha fatto anche un pò pena vederlo "abbandonato" da questi personaggi.

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    1. Metterlo sul palco sarebbe stato come fare il tiro al piccione.

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    2. Per me la posizione dell'assessore e' indifendibile, soprattutto per la delega ( polizia municipale) che ricopre.

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  6. Vero...ho notato pure io...

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  7. Io ritengo che l'argomento trattato dall'amico Gian Pietro, sia per me emblematico come facente ancora parte della lista Cresci Fabriano, in appoggio all'amico Sagramola.
    Sinceramente, in questo momento vedo crescere tutto, meno una Fabriano e la stessa Giunta, ostaggio di se stessa e degli oligarchi della dirigenza!!!
    Ora ispirandomi al termine incaglio, dell'articolo di Simonetti, molto usato nelle situazioni bancarie nelle prime situazioni di difficoltà economiche, con gli impegni intrapresi dai due contraenti fra il dare e avere, si denota che dal primo passo dell'incaglio, preallarme di difficoltà, siamo in un batter d'occhio passati al secondo, ovvero alle c.d. sofferenze pesanti!!!
    Io non sono un politico, per questo ciazzecco poco con questo mondo fatto di compromessi, di accordi, di sotterfugi, di intrallazzi; aggiungo che più frequento il Consiglio Comunale, più mi rendo conto di essere circondato da persone deludenti, ma questo lo trovato sia dai banchi di maggioranza che della stessa minoranza, ognuno cerca di portare acqua al suo mulino solo per mettersi in mostra, a prescindere dal risultato finale che dovrebbe essere sempre e comunque nell'interesse generale del popolo.
    Oggi in piazza mi hanno detto che l'operazione social market costerà al comune 100mila euro, locali presi affitto, ecc. ecc. quando si poteva trovare un luogo più comodo ed a costo zero.
    Operazione anche questa decisa e concordata fra pochi "amici" quando in campagna elettorale qualcuno si è perso la voce nel dire, condivisione, partecipazione e stronzate varie..oggi riscontro che la campagna elettorale di stronzate ne sono state dette a bizzeffe.
    Ma anche l'attuale minoranza, non so quanto avrebbe fatto di meglio.. chissa, certo manca la controprova e quindi...
    In questo momento credo che sto lavorando per farmi qualche nemico in più, ma tanto di amici veri, che sono sempre pochi, si contano con le dita di una mano, mi bastano quelli!!
    F.to Giorgio Fraticelli

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    1. caro Fraticelli, ti starai facendo anche dei nemici, ma stai dimostrando una notevole e lodevole apertura mentale, cosa che non potrà non portarti nuovi estimatori; questo fa di te un pessimo politico, ma anche una persona retta.
      ____________
      G.R.

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    2. La distanza evidente tra i politici veri e noi prestati per una breve avventura alla politica adesso ci e' chiara. Mi rasserena che la mia delusione sia come la tua e sicuramente non isolata. Per fare il politico bisogna essere allevati a parte, diceva qualcuno. E io aggiungo in qualche parte mooooolto lontana da me, da noi.

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  8. Sui costi del sociale market sarà il caso di tornarci a bomba...

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    1. Grande e vorrei anche sapere se come al solito ne beneficiano solo gli Extracomunitari Cazzzooo!

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    2. occhio anche alla famigerata proprietà del locale...
      ______________
      G.R.

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    3. E a chi gestisce l'intera operazione direttamente?

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  9. Un altro regalo agli extracomunitari.Gli unici che in questo periodo se la passano bene ,sulle nostre spalle...

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    1. Fabriano ai fabrianesi . Le case popolari ai fabrianesi. I posti di lavoro rimasti ai fabrianesi . Gli aiuti comunali ai fabrianesi . Le bollette pagate dal comune ai fabrianesi . Le esenzioni varie ai fabrianesi . Le menze gratis ai fabrianesi . Gli asili gratis ai fabrianesi .






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    2. Tutto gratis ai fabrianesi.
      Ma, fabrianesi o non fabrianesi, extra o intra, il tutto gratis a tutti ..... e chi paga?
      "E io pago" ....

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  10. In consiglio comunale sono rappresentati da un muto,tutte le volte che ho assistito non ha mai aperto bocca, ma ha solo trafficato con il portatile.Si vede pero' che in separata sede zitto zitto riesce ad ottenere quello che vuole,i fatti parlano chiaro tra bollette pagate,esenzione dalle tasse scolastiche,case popolari,ora il market tutto per loro ecc....
    Avanti cosi'e tu fabrianese a casa senza stipendio ti devi pagare tutto ma proprio tutto e anche di piu'.
    Avevi ragione Simonetti un tempo non lontano quando dimostravi in piazza e sul palchetto avevi affisso un manifesto davvero profetico che ritraeva gli indiani d'america e diceva-ci faranno fare la loro fine-
    Ricordi ?

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    1. E' tardi se uno si accorge adesso di come stanno le cose. Questo malsano assistenzialismo fa comodo innanzitutto alle cooperative. Ma se tocchi le cooperative a Favriano e' come toccare un nido di befere. Che almeno qualcuno pubblichi i soldi che percepiscono queste cooperative, da quelle che tagliano la legna nei boschi a quelle che gestiscono il social market, visto che per legge le cooperative non devono pubblicare i bilanci.

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    2. Oh, e sto discorso delle cooperative lo sai che mi interessa davvero? Legna, servizi sociali, social market, e chi più' ne ha più' ne metta. E a sentire chi ci lavora nelle cooperative il compenso degli operatori sarebbe da fame. Ma allora domandone: chi ci guadagna?

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    3. Chi lavora con le cooperative prende davvero poco, chi le gestisce no.

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    4. Pizzeria della pisana!!!!!

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    5. Che roba è?

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    6. Guarda bene l'insegna, c'è un tulipano...

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    7. Bene, andrò a magna' da un' altra parte.

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  11. Beh che saremmo stati trattati come figliastri era evidente

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  12. I negri di ieri sono i neri oggi,I negri di domani saremo noi.

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  13. Quello che facevamo lo fanno altrove, costa meno e devono crescere,quello che c'è rimasto da fare lo fa chi porta in dote sgravi fiscali,generalmente concessi agli extracomunitari.A noi restano soltanto i doveri.Mentre il ministro per l'integrazione chiede nuovi ulteriori tutele e diritti.Domanda:che cos'è davvero il razzismo?e tale fenomeno può evolversi prescindendo dalle razze?

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  14. Il problema e' che ci sono italiani di serie a e italiani di serie b

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  15. A chi guarda il social market di Fabriano come il fumo negli occhi, consiglio di continuare a fare il "pollo portacarrello" nei market della GDO.
    La GDO pur di attrarre i lucrosi flussi di denaro fresco "cash", preferisce spesso chiudere in perdita sui market, per poi "recuperare" coi guadagni finanziari generati dai flussi di cassa.
    Andatevi ad informare su tanti aspetti della gestione finanziaria, commerciale, occupazionale, sociale della GDO.
    E scoprirete che la GDO è una parte importante del sistema finanziario che ha messo in ginocchio anche Fabriano.
    Basti pensare che a volte raccolgono miliardi di risparmio conferitogli dai clienti, come una banca, ma poi non sono sottoposti ad alcun controllo da parte delle autorità di vigilanza bancaria.
    Notizia di questi giorni che tre delle più grandi catene GDO italiane hanno creato la "centrale italiana", che non è una nuova centrale di spionaggio, ma un enorme gruppo d'acquisto per abbattere sempre più i prezzi d'acquisto.
    Con la logica conseguenza che, nella maggior parte dei casi, ci rimettono i nodi più bassi della catena produttiva, a cominciare dagli agricoltori, che vengono sempre più strangolati dalle grandi reti commerciali.
    Poi ci lamentiamo se importiamo i maiali o i polli dall'estero e facciamo le barricate! Conosco molti agricoltori che preferiscono non vendere alla GDO i loro prodotti perché la "rimessa" è assicurata e, in teoria, sarebbero costretti a lavorare per far guadagnare i supermercati, non per mantenere le loro famiglie.
    Se ci informassimo con maggiore attenzione, da "polli portacarrello" da spennare, forse potremmo anche trasformarci in consumatori consapevoli.
    Ben vengano quindi le forme di mercati locali, con prodotti locali, a prezzi (anche) sociali.
    Facciamo tanto gli chic sull'economia verde, sul mangiare biologico e compagnia bella, per poi mangiare prodotti alimentari che fanno centinaia di chilometri, quando siamo la nazione del sole, dell'acqua e della terra.
    Piuttosto, cari fabrianesi, invece di lamentarvi iniziate a fare la vecchia, faticosa, agricoltura di montagna e tirate fuori del buon mangiare.

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    1. Stai parlando della Coop vero? Perché è l'unica che raccoglie danaro dagli associati.

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    2. L'agricoltura di montagna? Ma lo sai di cosa parli? Anche quando i nostri avi erano lavoratori della terra, la verdura veniva dalla piana di Jesi, perché a Favria se possono coltiva solo le patate. Poi 6 € al kg i fagiolini del mercato te li magni te, con la metà c'è compro quelli egiziani al Lidl.

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    3. È magnate le patate oppure coltivale in uno dei tanti terreni che il comune ha masso in vendita a prezzi irrisori .altro che egiziani e tedeschi .

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    4. Prezzi irrisori dove li hai visto? Io solo per i relitti stradali. Vuoi fare agricoltura di montagna su quelli?

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    5. E' vero! In realtà, storicamente, i fabrianesi gli agricoltori non li hanno mai fatti vuoi per l'asprezza del terreno che per il microclima terribile, poco adatto alla coltivazione diversa dai cereali. Semmai si sono adattati come allevatori ed in questo bisogna dire che hanno eccelso. Ma la vera linfa vitale è stata la capacità di aver inventato la civiltà protoindustriale già dal medioevo, con la lavorazione del ferro, delle pelli, della carta..... insomma non si cambia facilmente il dna di una città.

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    6. Anonimo delle 20, 23 controlla il piano delle alienazioni e vedrai che i terreni ci cono .se poi provi a pensare alle patate di colfiorito vedrai che coltivarle anche a Fabriano e' possibile

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    7. I terreni messi in vendita da comune fanno cagare ci sono ndato a vederli con i miei occhi

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    8. A Marischio c'e' una bella realtà di gente giovane che contavi l'orto biologico e mette in vendita a km 0 la verdura che coltiva. Adesso si possono acquistare insalata, radicchio, broccoletti, finocchi, cicoria. Tra qualche giorno anche cavoli di vari tipi. Hanno farro, ceci, miele e anche olio di un oliveto a Precicchie. Questa e' agricoltura a km 0. Qui, a Fabriano. Provare per credere!

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    9. qui discorrono tutti, ma voglia de fatiga saltame addossooo

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    10. L'agricoltura potrà occupare solo quote marginali di persone. Il detto "datti all'agricoltura" non funziona perchè non ci si inventa contadini da un giorno all'altro specie in un territorio difficile come il nostro. Più chances sicuramente dal turismo grazie ad una posizione naturalmente strategica fra Frasassi l'Umbria, con bellezze cittadine mai valorizzate. ma anche questo non basta! Non dobbiamo assolutamente perdere quel pò di industria e di attività commerciale che oggi resistono, in alcuni casi molto bene, nonostante tutto.

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  16. Ma allora che cosa ci hanno fatto credere a fare, per quarant'anni, che l'operaio fabrianese era il metalmezzadro? Comunque il 30% delle aziende agricole opera in territori montani e anche Fabriano di aziende agricole che fanno produzioni di qualità ce ne sono.
    Quindi non snobbiamo l'agricoltura perché bisogna impegnarsi in tutti i settori per attuare la riconversione economica di Fabriano.
    Piuttosto sarebbe utile sapere che cosa sta facendo il Comune di Fabriano per il Salame di Fabriano.

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    1. L'agricoltura potrà occupare solo quote marginali di persone. Il detto "datti all'agricoltura" non funziona perchè non ci si inventa contadini da un giorno all'altro specie in un territorio difficile come il nostro. Più chances sicuramente dal turismo grazie ad una posizione naturalmente strategica fra Frasassi l'Umbria, con bellezze cittadine mai valorizzate. ma anche questo non basta! Non dobbiamo assolutamente perdere quel pò di industria e di attività commerciale che oggi resistono, in alcuni casi molto bene, nonostante tutto.

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  17. Non ci giriamo troppo intorno. Gli assessori sono nominati dal Sindaco, che ha il potere di revoca delle deleghe.
    Se Sagramola continua a difendere Paglialunga e se quest'ultimo verrà sfiduciato. Il primo a uscire dalla porta dovrà essere Sagramola, seguito, non solo da Paglialunga, ma da tutta la Giunta.
    E ben gli coglierà a Sagramola visto che, pur nel doveroso rispetto della vicenda e della persona di Paglialunga, di fronte a una condanna le dimissioni sono un gesto di rispetto verso le istituzioni e gli elettori.
    Se Sagramola non le ha chieste appena uscita la condanna, a questo punto non le potrà certo chiedere ora, quindi i tempi per votare a maggio ci sono.
    Inoltre non è detto che la prospettiva di un repulisti, durante la formazione delle liste, non sia guardata come una prospettiva anche in certi ambienti del PD.
    Il Commissario di Governo non è uno spettro. A mezz'ora da noi, a Gubbio, ne hanno uno da mesi e non credo che la città sia sprofondata nel baratro!

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  18. Una minoranza sveglia e dunque non grillina lascierebbe Sagramola con il cerino in mano.
    Con stima M.llo Badoglio

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  19. Il sig.Maurizio Corte sta raccogliendo le firme per togliere la scorta a Berlusconi ,chissà quando inizierà a raccogliere quelle per toglier ci Paglialunga dai c.......?fa anche rima .

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    1. Mi sembrava stesse raccogliendo le firme per il nuovo segretario IDV, il sesto in sette anni

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    2. Non si raccolgono le firme per eleggere il segretario comunale di un partito, quantomeno quello nazionale. E' tutto on line ma non come i finti sondaggi dei grillini.

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    3. Mi risulta che, oltre il 50% delle 119.000 firme raccolte dal Sig. Corte per togliere le scorte a Berlusconi, sono di simpatizzanti e militanti del M5S. Leggo che Corte è molto apprezzato e seguito dai grillini, anche da senatori del M5S.

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    4. Oh ma almeno dillo che le scrivi tu ste cazzate sig. Corte.

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