3 luglio 2013

Il rischio melina al tavolo Indesit



Oggi, a Roma, si apre il tavolo sulla Indesit e comincia a serpeggiare, tra i lavoratori, il timore di possibili mediazioni sul numero degli esuberi. Secondo i sindacalisti locali la dimensione reale degli esuberi sarebbe, infatti, nettamente inferiore rispetto a quanto fino ad ora sostenuto dall'azienda. E questo sovradimensionamento potrebbe essere il gancio pianificato di un’operazione da manuale con l’azienda che spara altissimo, fa quadrato a lungo sul numero in eccesso per connotarlo come punto strategico e poi ritorna alle dimensioni reali del problema, spacciando il ridimensionamento degli esuberi per una disponibilità negoziale sofferta e dolorosa ma condita di umanesimo manageriale. In questo modo l’azienda conseguirebbe comunque i suoi obiettivi di taglio e delocalizzazione e il sindacato potrebbe, a sua volta, dichiarare di aver limitato i danni e di non aver abdicato al proprio ruolo di tutela dei lavoratori. Si tratta, per ora, di uno scenario ipotetico, che non trova conferma in nessuno dei segnali lanciati dalle parti. Di certo è un errore illudersi circa la reale volontà del Governo di intervenire sul caso Indesit, perché è probabile che abbia ragione chi sostiene che, per il Ministero, il tavolo Indesit è soltanto un tavolo in più e, quindi, una rogna in più da affrontare e risolvere. Un dato di partenza compensato, in parte, dalla presenza del Ministro delle Attività Produttive Zanonato che, in quanto ex Sindaco, è perfettamente in grado di comprendere le profonde connessioni tra difesa dell’occupazione e tutela dei territori coinvolti. C’è solo un punto fermo: ci vorrà molto tempo non solo per riannodare i fili del dialogo tra le parti, ma anche per ritagliare uno spazio di intervento del Governo. Innanzitutto perché le posizioni iniziali sono incompatibili con qualsiasi ipotesi di accordo - da un lato il sindacato che chiede all'azienda di cambiare radicalmente il Piano; dall'altro la Indesit ridotta a un unico e continuo niet, frutto di una vera sindrome di Marchionne che sta condizionando le posizioni assunte dal management –, ed è proprio questa distanza siderale che impedirà al Governo di svolgere la sua opera di moral suasion sulle parti senza schierarsi apertamente da una parte o dall'altra facendo saltare ogni possibilità di azione concertativa. Il problema per i lavoratori Indesit è quindi come tenere accesa la protesta, mentre è in un corso una trattativa inevitabilmente lunga e snervante, senza che prevalgano stanchezza, rassegnazione e riflusso. Per tenere alta la tensione servono energie e risorse umane ma più di tutto una città che, come con la fiaccolata dell’altra sera, fa circolare energie. La stanchezza e la solitudine, in questo specifico frangente, sono i due veri nemici dei lavoratori. Assai più di Milani e dei silenzi di MPM.
    

5 commenti:

  1. Spacca non è presente al tavolo romano. Qualcuno ipotizza l'assenza precauzionale da un tavolo da cui forse arriverà merda

    RispondiElimina
  2. ma è logico che che indesit non retroceda più va avanti e più sento che gli ordini non vengono nemmeno dal cda indesit ma dal compratore il quale ha subordinato l'acquisizione alla completa chiusura e licenziamento della produzione italia quindi è logico che indesit riaffermi il piano altrimenti non si chiude la trattativa e al cda indesit rimane una patata bollente da sbolognare a chi? per me è andata, ormai è andata a meno che il governo non si metta seriamente di mezzo ma visti i soldi in ballo è quasi impossibile, faremo senza e ricominceremo dall'inizio altrimenti c'è santa maria e non mi riferisco a john porcarelli.........a logico che sta porcata è scontato che non lascerà i fabrianesi così impassibili e serafici......anche i più miti hanno difficoltà ad ingoiare il rospo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tu dici? Quelli della ARDO il rospo l'hanno ingoiato ed anche abbastanza tranquillamente.

      Elimina
    2. grazie al cazzo con 800 euro al mese stai a casa zitto e bono e poi un lavoretto a nero ogni tanto e arrivi a 100o senza fatica poi scivoli e minchiate varie ingoi il rospo e anche un coccodrillo

      Elimina
    3. ma quando finiscono gli 800euri di "fisso", a che santo pensano di raccomandarsi???
      ..o pensano davvero che è tutta una farsa, come la cig degli anni "d'oro"?
      ____________
      G.R.

      Elimina

Sarà pubblicato tutto ciò che non contiene parolacce, insulti e affermazioni discriminatore nei confronti di persone