8 giugno 2013

Le pagelle della settimana (01 - 08 giugno 2013)




Marco Milani voto 2
Presenta un piano di "fuggi fuggi" che seppellisce una comunità e un territorio e lo spiega con la solita tititera sul mercato brutto, sporco e cattivo, scatenando, anche negli animi più miti, un istinto nettamente bolscevico. Giudizio critico: stimolante!
Gianmario Spacca voto 3
Spiazzato dal Piano Indesit corre ai ripari, prima chiedendo assai educatamente un incontro al vertice aziendale, poi dichiarando irricevibile il Piano e facendosi paladino di un tavolo di confronto al Ministero. Giudizio critico: oscurato!
Giancarlo Sagramola voto 4
Spiazzato dal Piano Indesit corre ai ripari, prima con dichiarazioni nostalgiche sullo stabilimento di Melano, poi partecipando a tutti i cortei degli operai. Ma sempre munito di fascia tricolore che fa chic e non impegna. Giudizio critico: vanitoso!
Giuseppe Ciarrocchi voto 5
Il segretario regionale della Fiom propone di dichiarare, su Fabriano, lo stato di calamità industriale. L’idea è suggestiva ma il dirigente sindacale non spiega quando, come e perchè e il tutto resta solo una battuta. Giudizio critico: vaporoso!
Walter Cavalieri voto 6
Riapre lo Chalet dei Giardini Pubblici con la speranza di ridare un po’ di ossigeno e di birrette a una città ormai sull’orlo di una crisi di nervi e di una emigrazione di massa. Ma prima di partire libiamo nei lieti calici. Giudizi critico: rasserenante!
Fabrizio Moscè voto 7
Organizza la distribuzione di cinquemila cartoline a sostegno dello scoperchiamento del Gian con la consapevolezza che tanto ormai la tombatura non riguarderà più soltanto il fiume ma un'intera città. Giudizio critico: fluviale!
Giuseppe Galli voto 8
Dopo una lunga assenza riappare sulla scena organizzando incontri tecnici sulle opportunità di finanziamento europee e regionali per le imprese del territorio. Ma non è chiaro se esistano ancora imprese nel territorio. Giudizio critico: speranzoso!
Urbano Urbani voto 9
Per ora è l’unico imprenditore che non si alza la mattina con l’Atlante aperto per decidere dove scappare con l’azienda. Ed è anche l’unico che, oltre a produrre in Italia, rimane anche in Consiglio Comunale. Giudizio critico: dnchisciottesco!
    

4 commenti:

  1. Infatti 7 è il voto che ha contraddistinto la mia carriera scolastica. Ricordo ancora le parole della prof.ssa Bettarelli "se mettessi maggior impegno potresti avere voti più alti!". Mi applicherò di più!!

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  2. Hai dimenticato di giudicare l'operato dei parlamentari fabrianesi, rispetto alla vicenda Indesit.

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  3. Simonetti 7 per essere stato molto attento e critico
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    G.R.

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  4. Per quanto riguarda il voto a Milani, il tuo 2, Gian Pietro è soggettivo. Molto dipende da chi lo assegna. Gli azionisti gli hanno dato 9.
    Per quanto riguarda Urbano Urbani, invece, condivido il tuo 9 e il tuo giudizio.
    Ribadisco qui, quanto già scritto a maggio del 2012, il 6 giugno scorso sul profilo della giornalista economica Paradisi e il 23 maggio scorso sul profilo di PiazzAlta Fabriano (quindi in tempi non sospetti): "Ritengo Urbano Urbani un buon imprenditore, uno dei pochissimi (si contano sulle dita di una mano) che non ha delocalizzato".

    Maurizio Corte

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