14 giugno 2013

Tecnowind: una boccata d'ossigeno

Stamattina ho avuto uno spiacevole alterco con un "sagramoliano" che non ha gradito che giudicassi il Sindaco in preda a un eccesso di zelo, venato da pericolose tendenze al presenzialismo e alla riproposizione in salsa pedemontana del brianzolissimo ghe pens mi. E' un atteggiamento, quello del Sindaco, che a consuntivo avrà ricadute problematiche sulla città perché quando si gioca a scacchi il cavallo non replica i movimenti della torre e la torre non fa la parte della regina. Ognuno ha il suo ruolo e i suoi movimenti e l'esito della partita dipende da quanta creatività e abilità si è in grado di produrre in un sistema che funziona attraverso regole che non contemplano eccezioni. Detto questo ritengo che oggi pomeriggio il Sindaco abbia messo a segno un bel colpo sul caso Tecnowind, convincendo le banche a riattivare le linee di credito a breve necessarie per smobilizzare il fatturato. Ciò significa che gli istituti di credito ricominceranno ad anticipare denaro e a far circolare liquidità. Se questa soluzione avrà una funzione di tampone, di polmone o di nuova vita per l'azienda lo sapremo solo vivendo, anche perché sarà necessario verificare quali saranno le prossime mosse della Tecnowind di cui si parla insistemente in città. Dando uno sguardo ai bilanci dell'azienda degli ultimi anni - pubblicati dalla Fondazione Merloni nella sua classifica annuale -  non c'è molto da stare allegri, perchè segnalano frequenti perdite di esercizio, che potrebbero essere generate dal peso degli oneri finanziari, dal valore negativo dell'utile industriale o dal combinato disposto di entrambi gli elementi. Certo è che la continuità operativa della Tecnowind dipende dalla capacità dell'azienda di rigenerare un minimo di redditività, che è la condizione necessaria per mantenere determinati livelli occupazionali; una redditività necessaria anche per evitare il rischio che l'accordo stipulato oggi con le banche, sia soltanto una boccata di ossigeno e a tempo determinato. E' del tutto evidente e lapalissiano che è sempre meglio una soluzione temporanea rispetto a nessuna soluzione, ma è necessario essere pure consapevoli che l'accordo di oggi non risolve i problemi strutturali della Tecnowind e, al netto di interventi forti di natura gestionale e manageriale, rischia soltanto di posticiparne gli effetti. Ciò nulla toglie alla capacità di mediazione di Sagramola, che ha portato a casa un risultato importante, e alla gioia dei lavoratori che, per il momento, possono tirare un sospiro di sollievo. E visti i tempi non è cosa di poco conto
    

13 commenti:

  1. evvai sindaco...questa c'è piaciuta!

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  2. Bravo Giancarlo !

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  3. Abbiamo un Sindaco migliore di quello che si pensi. I fatti gli darnno ragione.

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  4. Complimenti al Sindaco. Ma Galli dove si è nascosto? Forse è il caso che si rimetta in discussione la sua delega vista la completa latitanza su tutti i fronti

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    1. Galli è stato presente ieri,lo è oggi e lo sarà ancor di più domani!

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  5. Chiedilo al sindaco se e' latitante!!
    Chiedilo ai sindacati ed ai lavoratori se e' latitante!!
    Verifica e posta nuovamente.
    Ha trattato Cotton Club, in prima linea Tecnowind ed altre.
    Segue tutte le fasi che portano agli accordi e le attenzioni necessarie successive a questi ultimi.

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  6. Non e' necessario essere sempre sul giornale o apparire a godere degli allori. Importante e' FARE... e fare utilizzando le competenze che chi ha sta mettendo al servizio di tutti, anche se poi il Bravo appare qualcun Altro. Capisci a me....

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  7. La questione Tecnowind era e rimane tutt'ora delicatissima come quella di molte altre realtà del territorio che purtroppo annaspano sempre di più.
    La cosa più importante in questi casi e restare tranquilli ed essere coesi nel bene e nel male...e' proprio nei momenti difficili che si vedono i duri che combattono.
    Quanto al caro Sindaco credo che stia soffrendo un pochino di manie di protagonismo oscurando una personalità come quella di Galli che per me, nonostante la scarsa recente presenza sui giornali, stia facendo bene in una città dove gestire i rapporti lavorativi in questa fase non e' senz'altro facile

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  8. Domande politicamente scorrette: Sagramola ha riunito 32 sindaci per discutere sull'Indesit, per quale ragione a questo incontro erano assenti i rappresentati regionali, provinciali e parlamentari? Ragioniamo ancora sulle proteste organizzate per categorie in stile manuale cencelli? Oppure risulta politicamente imbarazzante invitare intorno a uno stesso tavolo Terzoni, Fucksia e Merloni? In politica bisogna essere sempre "politicamente corretti", quindi, come la mettiamo con Maria Paola Merloni che un giorno siede nel consiglio Indesit e l'altro siede in Parlamento per rappresentare anche il territorio appenninico e i suoi abitanti (compresi gli operai in via di licenziamento)? Forse è giunto il momento che qualcuno chieda a Maria Paola Merloni di scegliere da che parte stare traendone le dovute conseguenze, come dimettersi da Parlamentare? La politica richiede anche un'etica oppure è una mera gestione del consenso personale e partitico? Mi chiedo anche perché lo stesso Movimento 5 Stelle non chieda spiegazioni anche a Maria Paola Merloni sul suo ruolo di Parlamentare, tra l'altro pagato con i nostri soldi. La generica richiesta di danni e restituzione degli incentivi avanzata dalla Terzoni, ieri apparsa anche sul blog di Grillo, non risolve certo i problemi della riconversione e sembra più demagogia che altro. Se per assurdo questo indennizzo sociale arrivasse, il territorio saprebbe già come spendere i soldi per la riconversione, oppure ci illudiamo ancora di continuare a produrre lavatrici che in Europa si comprano sempre meno, ingaggiando un gioco al massacro contro cinesi, coreani, turchi e compagnia bella?

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  9. Il povero Sagramola non sarà certo ricordato per le sue capacità e la sua lungimiranza ! È' un pover'uomo che deve dar da mangiare alla sua famiglia e assecondare le sue manie di protagonismo !! È il sindaco frutto di questi tempi...

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    1. Purtroppo è troppo facile dare questi giudizi ora, si sapeva di che pasta era fatto anche l anno scorso quando si doveva eleggerlo

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    2. mi sa di si...

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